(di Luca Martinelli - articolo tratto da: Altreconomia del 3 dicembre 2014)
Il 5 dicembre, in occasione della "Giornata mondiale del suolo" verrà depositata presso la Treccani una definizione della parola, che ne specifica alcune caratteristiche, come la "non rinnovabilità", con il fine della tutela. Prende spunto dai documenti della Commissione europea, con l'obiettivo di superare i limiti della legislazione italiana, secondo la quale sarebbero suolo anche "il territorio, il sottosuolo, gli abitati e le opere infrastrutturali”.
[…] In Italia, infatti, la definizione di suolo riconosciuta per legge è quella contenuta all’interno del Testo unico ambientale (decreto legislativo 152/2006), che lo descrive come “lo strato più superficiale della crosta terrestre situato tra il substrato roccioso e la superficie”, lo identifica come “costituito da componenti minerali, materia organica, acqua, aria e organismi viventi”, ma poi indica anche che, almeno ai fini delle normativa in materia di difesa del suolo, “l’accezione del termine comprende, oltre al suolo come precedentemente definito, anche il territorio, il sottosuolo, gli abitati e le opere infrastrutturali”.
Secondo Paolo Pileri, (professore di Pianificazione Territoriale Ambientale al Politecnico di Milano e promotore dell'iniziativa) questa definizione comporta quattro grossi limiti: “Intanto, non ci dice che è una risorsa naturale, ma lo lasciai intendere. Poi, non riconosce i servizi e le funzioni svolte dal suolo, ma solo se lo facesse ne potremmo apprezzare il valore. Non ci dice, infine, che è una risorsa non rinnovabile: l’unica che, per formarsi, ha bisogno di tempi lunghissimi, 500 anni per uno spessore di 2,5 centimetri. Questi non sono dettagli tecnici, ma aspetti importantissimi che aiuterebbero coloro che si trovano a difendere il suolo, e sono alla base del quarto limite, che discende da queste tre indicazioni: le caratteristiche che ho descritto, rendono evidente che il suolo va tutelato”.
Questo il testo che verrà depositato presso la Treccani:
[Il suolo è ] lo strato superiore della crosta terrestre costituito da componenti minerali, materia organica, acqua, aria e organismi viventi. Rappresenta l’interfaccia tra terra, aria e acqua e ospita gran parte della biosfera. Visti i tempi estremamente lunghi di formazione del suolo, si può ritenere che esso sia una risorsa sostanzialmente non rinnovabile. Il suolo ci fornisce cibo, biomassa e materie prime; funge da piattaforma per lo svolgimento delle attività umane; è un elemento del paesaggio e del patrimonio culturale e svolge un ruolo fondamentale come habitat e pool genico. Nel suolo vengono stoccate, filtrate e trasformate molte sostanze, tra le quali l’acqua, i nutrienti e il carbonio. Per l’importanza che rivestono sotto il profilo socioeconomico e ambientale, tutte queste funzioni devono pertanto essere tutelate.
(l'articolo completo qui: http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=4945)

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