Note di permacultura e d'agricoltura sinergica di Emilia Hazelip
La Permacultura è un concetto che ci permette di organizzare qualsiasi posto in modo ecologico.
Per
fare una pianificazione ecologica di un determinato posto sia quello
rurale, urbano o industriale bisogna conoscere più dati possibili ed
avere anche una certa capacita' mentale per stabilire connessioni tra
tutti gli elementi che costituiscono il potenziale di questo posto.
La
Permacultura non e' un metodo di agricoltura come può essere la
biodinamica. Anche se si raccomanda l"utilizzazione di piante perenni in
spazi permanenti e si usa pacciamatura per proteggere il suolo; nel
giardino in cui si producono ortaggi annuali "in Permacultura" la gente
continua a rimuovere il suolo ed utilizzare compost. La produzione
vegetale e di piante annuali senza rimuovere iI suolo non e' spiegata
nei testi di Permacultura.
La
rivoluzione agronomica di Masanobu Fukuoka e' un lavoro integrato in
"Permacultura" che non tutti applicano, cosicché se quello che ci
interessa e' la produzione di ortaggi e vegetali, di piante annuali e
perenni senza alcuna lavorazione del suolo e' più appropriato riferirsi
all'agricoltura sinergica.
Agricoltura
sinergica è il termine che ho dato al lavoro di adattamento dei
Principi dell'agricoltura naturale di Masanobu Fukuoka ad un clima
mediterraneo dopo aver letto "La rivoluzione di un filo di paglia".
(Fukuoka 1976).
In
questa agricoltura si strutturano gli spazi di produzione in modo da
mantenere il, suolo in uno stato normale cioè selvaggio, stabilendo con
esse una relazione di partnerariato, di rispetto profondo,
considerandolo un organismo vivente mentre facciamo raccolti. Per
produrre in modo redditizio con l'autofertilità del suolo è necessario
organizzare la zona di produzione tenendo in conto più parametri
rispetto ad altri sistemi biologici. "Il non fare" non vuol dire che non
si fa niente o meglio: quello che si fa è non disfare quello che poi
bisogna rifare... ad esempio arare la terra e poi compensare aggiungendo
compost. Per praticare questa agricoltura è necessario sentire prima
di tutto un'empatia molto forte con l'organismo terra/suolo.
Realizzare la complessità straordinaria d'interrelazione microscopica
tra le specie presenti su di un suolo selvaggio.
L'equilibrio
di salute di un suolo non lavorato trasmette questo benessere alle
piante che crescono nel suo seno considerando che gli elementi nutritivi
per le piante vengono dal sole, dai gas atmosferici, dall'aria per il
95% del suo volume. Purtroppo il mito di compensare le perdite di
fertilità per le raccolte, continua a determinare i calcoli che si fanno
per fertilizzare il suolo, così viene erroneamente addebitato alle
piante la perdita di fertilità che invece, si determina a seguito della
lavorazione del suolo. Le piante prendono dal suolo solo gli
oligoelementi e i minerali (la condizione che in questo suolo vi siano i
microorganismi per permettere la digestione), e un suolo destrutturato
Io impedisce.
Il
nutrimento azotato le piante lo ottengono se inseriamo piante
fissatrici d'azoto atmosferico nelle consociazioni delle coltivazioni.
E.H.
(tratto da http://www.agricolturanaturale.it/joomla/index.php/agricoltura-sinergica-e-perm)
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