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sabato 14 gennaio 2012

Proviamo a far chiarezza


Note di permacultura e d'agricoltura sinergica di Emilia Hazelip

La Permacultura è un concetto che ci permette di organizzare qualsiasi posto in modo ecologico.

Per fare una pianificazione ecologica di un determinato posto sia quello rurale, urbano o industriale bisogna conoscere più dati possibili ed avere anche una certa capacita' mentale per stabilire connessioni tra tutti gli elementi che costituiscono il potenziale di questo posto.

La Permacultura non e' un metodo di agricoltura come può essere la biodinamica. Anche se si raccomanda l"utilizzazione di piante perenni in spazi permanenti e si usa pacciamatura per proteggere il suolo; nel giardino in cui si producono ortaggi annuali "in Permacultura" la gente continua a rimuovere il suolo ed utilizzare compost. La produzione vegetale e di piante annuali senza rimuovere iI suolo non e' spiegata nei testi di Permacultura.

La rivoluzione agronomica di Masanobu Fukuoka e' un lavoro integrato in "Permacultura" che non tutti applicano, cosicché se quello che ci interessa e' la produzione di ortaggi e vegetali, di piante annuali e perenni senza alcuna lavorazione del suolo e' più appropriato riferirsi all'agricoltura sinergica.

Agricoltura sinergica è il termine che ho dato al lavoro di adattamento dei Principi dell'agricoltura naturale di Masanobu Fukuoka ad un clima mediterraneo dopo aver letto "La rivoluzione di un filo di paglia". (Fukuoka 1976).

In questa agricoltura si strutturano gli spazi di produzione in modo da mantenere il, suolo in uno stato normale cioè selvaggio, stabilendo con esse una relazione di partnerariato, di rispetto profondo, considerandolo un organismo vivente mentre facciamo raccolti. Per produrre in modo redditizio con l'autofertilità del suolo è necessario organizzare la zona di produzione tenendo in conto più parametri rispetto ad altri sistemi biologici. "Il non fare" non vuol dire che non si fa niente o meglio: quello che si fa è non disfare quello che poi bisogna rifare... ad esempio arare la terra e poi compensare aggiungendo compost. Per praticare questa agricoltura è necessario sentire prima di tutto un'empatia molto forte con l'organismo terra/suolo. Realizzare la complessità straordinaria d'interrelazione microscopica tra le specie presenti su di un suolo selvaggio.
L'equilibrio di salute di un suolo non lavorato trasmette questo benessere alle piante che crescono nel suo seno considerando che gli elementi nutritivi per le piante vengono dal sole, dai gas atmosferici, dall'aria per il 95% del suo volume. Purtroppo il mito di compensare le perdite di fertilità per le raccolte, continua a determinare i calcoli che si fanno per fertilizzare il suolo, così viene erroneamente addebitato alle piante la perdita di fertilità che invece, si determina a seguito della lavorazione del suolo. Le piante prendono dal suolo solo gli oligoelementi e i minerali (la condizione che in questo suolo vi siano i microorganismi per permettere la digestione), e un suolo destrutturato Io impedisce.
Il nutrimento azotato le piante lo ottengono se inseriamo piante fissatrici d'azoto atmosferico nelle consociazioni delle coltivazioni.

E.H.
(tratto da http://www.agricolturanaturale.it/joomla/index.php/agricoltura-sinergica-e-perm)

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